L’albero di ciliegie
Proprio al centro del mio giardino, cresce un giovane ma robusto e piccolo albero di ciliegie.
È stato piantato 4 anni fa in memoria di Lino, l’amatissimo gatto di una cara amica.
Era solo un germoglio quando è stato interrato. Ora si erge deciso, proteso verso il cielo.
Nelle notti di forte vento temo che i rami si spezzino e di trovare le sue fragili braccia monche il mattino seguente. Invece, ogni volta mi stupisce. Si piega ai venti autunnali, rinchiude se stesso nell’immobilità del grande freddo, trattiene il respiro fino a primavera e poi rifiorisce, in un rigoglio di piccoli fiori bianchi striati di rosa.
Il suo fiorire mi annuncia l’arrivo della primavera. Ogni anno.
Lo contemplo dalla mia finestra, osservo con gioia la sua crescita, lenta e sicura, mi siedo sotto alle sue fronde esili nelle notti estive.
La sua voce narra una storia semplice, seguire il ritmo e lo scorrere della vita.
Lo guardo e aspetto il giorno in cui vedrò spuntare la prima ciliegia. So che avrà lo stesso sapore dolce e caldo di sole che avevano le ciliegie del mio albero di bambina.
Un giorno mi sorprenderà con il primo frutto, lo aspetto.
Da bambina amavo sedermi sotto al grande albero di ciliegie che cresceva nel vigneto di famiglia. Le sue ciliegie erano dolcissime, nel tramonto avevano il sapore caldo del sole.
Simona
La fioritura primaverile del mio ciliegio e Lino intento alla lettura dei Ching con la sua umana.
